Articoli di Giovanni Papini

1955


in "Schegge":
Utilità della discordia
Pubblicato in: Il nuovo Corriere della Sera, anno LXXX, fasc. 32, p. 3
Data: 6 febbraio 1955


pag. 3




   L'identità dei desideri e la convergenza dei voleri sono, per quanto strano possa sembrare, tra le più comuni cause dei conflitti.
   Quando due uomini amano e desiderano una stessa donna, nasce la guerra erotica che molto spesso tinge il mondo di sanguigno. Quando due popoli o due condottieri agognano il possesso di una medesima provincia o regione o semplicemente di una medesima isola o città, nascono le tremende guerre delle nazioni che, specialmente ai nostri tempi, finiscono con l'appiccare il fuoco a metà della terra abitata.
   La concordia di più uomini o di più stati sull'oggetto da loro, nello stesso momento, vagheggiato e bramato si risolve, quasi sempre, in contese, zuffe, stragi. Alla conservazione e preservazione della pace gioverebbe assai di più una maggiore diversità di voglie e di ideali, cioè una decisa discordia tra le creature e le società umane. Questo pensiero va contro le comuni opinioni ma non è per questo meno vero, come l'esperienza presente, anzi di questi giorni, chiaramente ci insegna.


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